Maurizio Redegoso Kharitian

Musicista

Nasco a Torino da padre genovese cantante/chitarrista e madre franco-armena ballerina. Nonostante questa DNA artistico non sono stato un enfant-prodige in quanto ho iniziato a suonare il primo strumento (pianoforte) a dieci anni. Passai brevemente al flauto e quindi puntai deciso al violino. Una prima svolta avvenne sul finire del corso di studi in Conservatorio quando iniziai a suonare la viola che allora era definita complementare per i violinisti. Fu amore a prima vista! Mi piaceva il timbro più caldo, introspettivo e a disposizione degli altri strumenti soprattutto all’interno della formazione cameristica per eccellenza che è il quartetto d’archi.
E il quartetto fu la seconda svolta, anzi un vero colpo di fulmine! Ascoltai un meraviglioso quartetto francese e decisi che li avrei seguiti dove fosse stato possibile. E infine, divenni loro allievo a Parigi. Stavo letteralmente toccando il cielo con un dito, se penso anche al fatto di essere stato ammesso senza grandi speranze!
Imparai tantissimo e ancora oggi ringrazio quell’esperienza fantastica che mi consente di essere aperto in ogni esperienza musicale e di vita.

Ho fondato un quartetto d’archi intitolato al compositore svizzero Arthur Honegger e per qualche anno ci siamo lanciati in un’attività che ci ha portati a vincere un primo premio e tre secondi premi internazionali, oltre a diversi concerti in Italia e all’estero. Alla vigilia di un concorso a Osaka (Giappone) dopo avere superato una selezione internazionale e con in mano i biglietti d’aereo, accadde un fatto spiacevole e il quartetto decise di sciogliersi. Quello che avrebbe dovuto trasformarsi in un salto verso una brillante carriera si trasformò in una cocente delusione che mi ha fatto piombare in una profonda crisi artistica...

Iniziai a lavorare con le orchestre e a insegnare. Mantenendo inalterate le mie motivazioni per suonare al servizio degli altri e per le giuste cause.

In oltre ventisei anni di attività professionale ho maturato tantissime esperienze che mi hanno portato a suonare da solista e in tutte le formazioni cameristiche in diversi ambiti: dal classico, al pop, jazz, etnica, teatro...la lista delle collaborazioni e degli artisti con cui ho suonato sarebbe lunghissima.
Lascio qualche traccia delle ormai oltre 1300 esibizioni:

Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma, European Union Chamber Orchestra, Orchestra della Bach Akademie Stuttgart, European Music Projet...

Ho partecipato a diverse edizioni del Pavarotti&Friends accompagnando personaggi come Dionne Warwick, Elton John, Eric Clapton, Caetano Veloso, B.B.King, Lionel Ritchie, Deep Purple...

Ho suonato in diverse rassegne: MiTo Festival (già TorinoSettembreMusica), Unione Musicale Torino, Ravenna Festival, Settimane Musicali di Lugano, Torino Spiritualità, Prix  Italia, Biennale Teatro Milano, Internationale Sommerakademie Mozarteum Salzburg, Palais des Beaux-Arts Bruxelles, Victoria-Hall Ginevra, Centre for Contemporary Music Moscow, Millenium Concert Kuala Lumpur...

Ho eseguito le musiche di Ennio Morricone sotto la direzione del Maestro;

Ho effettuato registrazioni audio e video per: Rai Trade, Decca, Arion, Stradivarius, Real Sound, Nuova Era, Rai, Mediaset, Delta Video...

Sono stato membro di giuria del Concorso ESTA (European String Teacher Association).

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Ma... nel 2007 ho avuto la fortuna di vivere l’esperienza che fino a oggi mi sta donando le più belle gratificazioni in ambito artistico e non solo. Nell’anno della morte di mia madre infatti, ho deciso di fare un salto all’indietro verso la riscoperta delle mie origini materne, compiendo uno straordinario viaggio in Armenia.
Ho visitato luoghi straordinari la cui storia si perde nella notte dei tempi, zone che sono sopravvissute a invasioni, guerre, genocidi...
L’Armenia, terra antichissima che ha visto riunire antiche tradizioni spirituali ed esoteriche, mi ha catturato subito e ho utilizzato la sua musica così particolare per iniziare a lavorare ad un progetto che oggi rappresenta la mia autentica mission da portare avanti nel rispetto della mia natura anarchica-eretica.
Con l’attore e regista Stefano Zanoli ho fondato Progetto Nor Arax che vuole essere un laboratorio artistico permanente che si occupa di musica, letteratura, cinema e altro della cultura armena e non solo. C’interessava fin dall’inizio ricreare un filo conduttore che lega le diverse anime di quelle zone d’Oriente, senza i condizionamenti imposti da falsi miti, poteri economici e politici (perfino dittature) che ha omogeneizzato e falsificato quanto accaduto nei secoli addietro.
Abbiamo registrato finora due CD:
il primo nel 2015, “Komitas 100/80”, dedicato ad un duplice anniversario, quello del Genocidio Armeno nell’anno del Centenario e alla figura di Komitas Vardapet il monaco-musicista che ha compiuto un enorme lavoro catalogando fino a 4000 canti di diverse tradizioni orientali;
il secondo è in uscita nel 2019 intitolato “Il Canto perduto dell’Arca” proprio per recuperare l’originalità di certe tradizioni.

Abbiamo progettato, presentato e prodotto oltre 50 fra spettacoli, concerti, conferenze, seminari...
E ho ripreso l’attività all’interno del mio vecchio amore, il quartetto d’archi! E’ nato infatti Nor Arax String Quartet che sta diventando un punto di riferimento per la conoscenza e la diffusione delle musiche armene (il plurale non è casuale). Lo scopo è quello di unire la formazione classica per eccellenza con i diversi strumenti tipici orientali. E dare voce a coloro che oggi stanno Insomma, tutto per far rivivere nel modo più autentico ed originale possibile, un patrimonio indissolubilmente legato da un filo rosso dagli Antichi fino a noi.

www.progettonorarax.wordpress.com