Anna Maria Bonavoglia

TRA PARENTESI

(leggendo qui sotto capirete perché ho voluto dare questo titolo)

Premess(on)a.

Visto che l’uso delle emoticon è diventata quasi parte integrante nella moderna comunicazione, pur non essendo questa una chat mi è sembrato carino inserire ogni tanto un’emoticon… letterale.  Per la qual cosa chiedo indulgenza plenaria.
Comunque, eccoci.

Sono nata a Taranto (ci terrei a specificare, unica colonia riconosciuta di Sparta), città dai due mari, il ponte girevole, il museo Archeologico,  i tramonti dove il sole diventa una palla di fuoco e culla di tutti i miei ricordi. Quando sono nata io il mondo (almeno stando alle fotografie) era in bianco e nero. Un grande anno per Nino Benvenuti  e Livio Berruti  entrambi  medaglie d’oro alle Olimpiadi.
(Spero sempre che nessuno si prenda la briga di cercare a quale anno mi riferisco).
Vivo a Torino, città bellissima, con grandi viali alberati, musei per tutti i gusti (abbiamo anche il museo della frutta, per dire) e degli autunni dorati che fanno diventare poeti anche i più duri di cuore… Ma vorrei vivere contemporaneamente in entrambe le città. Così nel mio cuore vivo a Tarantorino, la città perfetta dove sono felice.
Di professione sono oscura impiegata in una serissima istituzione statale, senza nome né immagine. (In effetti ce l’ha eccome, ma proprio perché è serissima preferisco tacere).
Hobby… Non è che ne abbia tantissimi, ora che ci penso.
Ma comunque: mi piace  guardare serie tv  che mi fanno pensare e/o sognare.
Per esempio un gioiello  come Doctor Who (fantastico!) o  la serie completa di Star Trek  che adoro infatti sono tra i soci fondatori dello Stic, Star Trek Italian Club.
Ho un debole anche per Sherlock, che ha una fascinazone incredibile (e non credo sia solo per gli occhi magici di Cumberbatch. O per quel personaggio magistrale che è Mycroft Holmes.).
In questo periodo mi diverto moltissimo a guardare Lucifer, trovo geniale La Casa di Carta e tra quelli più vecchi  trovato bello in modo monumentale WhiteChapel.
Quando non guardo serie tv mi piace  camminare in montagna, quando ci riesco (ossia mai) nella mia amatissima Fenestrelle (sì, quella del Forte) dove ho il mio buen retiro e dove nei miei sogni più sfrenati vorrei trasferirmi una volta in pensione (ecco, questa è fantascienza, lo so).
Detesto viaggiare. Come diceva il mio saggio padre, mi stanco anche al solo pensiero di fare la valigia.
Mi piace la musica…Tutta, purché sia bella. Diciamo che le belle arie d’opera o i pezzi classici famosi e non troppo impegnati mi incantano e se ben interpretati ci scappa pure il lacrimone (con l’età sto diventando una mozzarella romantica). Se ascolto i gruppi  pop dei primi anni ’80 poi si aprono le cascate del Niagara del  Remember  Time (non è che fossero opere d’arte, ma ero io che ero giovane… sniff)
Però senza se e senza ma il mio gruppo musicale preferito è il LabGraal, che fa musica celtica, etnica e che è composto da i miei amici più cari. www.labgraal.org
Una cosa che mi piace fare è raccontare favole per beneficenza.  I miei amici del  LabGraal (e tutti i vari gruppi  di ballo e di animazione legati ad esso) sono animalisti appassionati, e una domenica al mese, nella loro base che si chiama Dreamland  (bellissima, c’è pure un cerchio di pietre) organizzano un mercatino di beneficenza, con buffet vegano e conferenze, concerti, danze. Ecco, io racconto favole personalizzate, che mi invento lì per lì.  E che devo ammettere piacciono abbastanza.
In pratica faccio quello che so fare meglio per aiutare gli animali.
Animali, esseri puri e preziosi la cui sorte, fatta di tormenti e morte, mi strazia ogni giorno di più.
Anche in virtù dell’età (cosa su cui mi piace scherzare parecchio) sono ufficialmente una ‘vecchia gattara’.
Ho due micioni: GattoJack, che ha ormai 16 anni ed è un filosofo e maestro di vita e GattinoTobi, detto Topi detto CiCi, che ha solo tre anni ed è ancora in cerca di una sua identità precisa: attualmente è convinto di essere uno squalo tigre. E si comporta di conseguenza.
Da giovane  ho praticato la Capoeira, poi  un po’ il Krav Maga, che adoro ancora.
Adesso faccio la Kemo-vad, (che significa Danzare Nel Vento) e che è una meditazione dinamica  che trae origine dai nativi europei. Ed è ogni volta un’esperienza meravigliosa, rilassante e rinvigorente.
Ah  ovviamente mi piace scrivere.
Ho partecipato negli anni passati a un sacco di premi letterari, che faccio fatica a ricordare perché sono una svampita. Questa è la verità. Mi ricordo di aver vinto premi, che i miei racconti sono stati pubblicati in antologie, una volta sul Giallo Mondadori e una o due su Urania, un’altra in una raccolta di Fanucci . E poi c’è stato il Premio Italia per il miglior racconto amatoriale da qualche parte degli anni 90, forse era il ‘94. Ma sono veramente tanti e veramente non li ricordo tutti.
Come romanzi ne ho scritto uno, un giallo, ambientato a Torino nei giorni nostri edito da Pintore, “Tutto iniziò a Halloween” ed un romanzo beve,  uscito su I Misteri di Addictions – Magenès,  ‘Il Caso del Collare dei Savoia’ ambientato a Torino nel 1892.
Scriverlo è stato una delizia, perché sono andata a cercarmi praticamente tutto  di quel periodo a Torino, dai nomi delle strade a quelli delle locande.
E poi ho pubblicato un romanzo fantasy ecologico ‘Shan’ per le Edizioni Triskel. E mi sono divertita moltissimo a scriverlo perché è ambientato in universi paralleli, e tra le altre cose per indicare la diversità degli stessi ho utilizzato una serie di accorgimenti linguistici e non solo. Per esempio la sbandieratura del testo che era giustificato a destra, a sinistra e al centro.
E’ stata una grande avventura, anche perché i protagonisti sono miei carissimi amici del LabGraal.
Il mio prossimo libro – che è in dirittura di arrivo, è una raccolta di racconti.
Si chiama “Michelle Indaga”, dove Michelle è una gatta saggia e di ascendenza antica che indaga sui fatti, misteriosi e ultraterreni che accadono ai suoi umani.
E dovrebbe uscire   prestissimo sempre per Triskel Edizioni.
E poi ci sono tutte le storie che mi sono raccontata che mi hanno fatto e mi fanno compagnia. Veramente strane e meravigliose dove c’è un mondo di gente saggia che ha imparato ad amare gli amici animali. Questo amo pensarlo e sognarlo, e credo nel mio cuore che un giorno sarà davvero così. Nella mia vita ho imparato che qualche volta i sogni, se veramente desiderati, si avverano.
Vorrei che fosse veramente così per gli amici animali.
Grazie.

… dimenticavo, da buona smemorata!

Il mio blog è: laraccontamante.blogspot.com